RELAZIONI VIOLENTE

Alcune persone sono molto più motivate rispetto ad altre a dare quello che chiameremo il “rinforzo intermittente”, specialmente coloro che gli psicologi etichettano come aventi uno disturbo borderline di personalità o narcisistico di personalità. Iniziano una relazione puntando ad avere deliberatamente il controllo sin dall’inizio e spesso sono consapevoli di controllare qualcuno in questo modo. In cima a tutte le strategie di abuso emotivo che utilizzano, come il gaslighting, forniscono o rifiutano determinati bisogni ai loro partner, garantendogli inaspettatamente la giusta quantità perché questi sviluppino una dipendenza verso di loro oppure, dando un rinforzo al partner tutte le volte che si comporta in un certo modo. Un esempio potrebbe essere una donna che rifiuta di fare l’amore con suo marito a meno che lui non tagli i ponti con la sua famiglia, oppure un uomo che picchia la moglie o abusa di lei emotivamente, ma che occasionalmente dice “mi dispiace, scusa” e magari le fa vivere un appuntamento meraviglioso e le regala ciò che desiderava da mesi. Può essere molto insidioso riuscire ad individuare il “rinforzo intermittente”.

In questo tipo di relazioni, la persona che detiene il controllo spesso rinforza in maniera intermittente il partner solo per poi, successivamente, ritirare il rinforzo completamente. Per esempio, all’inizio si mostrano occasionalmente molto vicini emotivamente al partner, e più tardi di colpo gli negano del tutto la loro vicinanza. Nonostante questo comportamento, il partner resta e tenta in maniera persistente di riacquisire quella vicinanza essendo ormai assuefatto a questi periodi di assenza e sapendo che prima o poi (o almeno è quello che ha imparato) l’intimità tornerà. Il risultato è che il partner che subisce questo trattamento rimane agganciato alla speranza che torneranno ad esser come prima e prova in tutti i modi a riconquistare ciò che ha avuto in passato.

Il rinforzo intermittente crea una mancanza, una fame nell’essere umano, che pone chi lo pratica in una posizione di controllo assoluto. Nelle relazioni violente è sempre presente. E queste relazioni sono le più difficili da cui andarsene proprio per la loro natura, non sono relazioni. Sono come una dipendenza. La vittima continua a starci dentro, danneggiandosi, e cercando disperatamente di trovare il modo in cui riottenere il rinforzo cosi da poter controllare le condizioni della relazione e soddisfare i propri bisogni. Per esempio potrebbe anche succedere che la vittima dica “se noto che quando il mio amico pinco pallino è qui con me non riesco ad ottenere questa determinata cosa dal mio partner decido di liberarmi dell’amico”, questo per sottolineare che la vittima può arrivare a cambiare radicalmente sé stessa e perdersi completamente. Entrano nella relazione, spariscono, li vedrete raramente e aderiranno completamente alle aspettative del partner fino al punto in cui potrebbero modificare la loro personalità, i propri piaceri e interessi per rispecchiare quelli dell’altra persona.

Un altro esempio di rinforzo intermittente potrebbe essere questo: un uomo la cui moglie si arrabbia così tanto da farlo dormire in un’altra stanza per svariati giorni tutte le volte che non compie esattamente ciò che lei desidera. L’uomo farà qualsiasi cosa per riconquistare l’intimità. Alla fine, sia in maniera inaspettata sia nel caso in cui l’uomo trovi la cosa giusta da fare, ci sarà la possibilità che lei gli ridia la vicinanza che egli desidera. Facendo questo, lei ha insegnato al suo partner a comportarsi come vuole e il risultato sarà che lui proverà un profondo sollievo per la ritrovata intimità, perché la sua “fame” è stata saziata e vivrà l’amore che prova nei suoi confronti come ancora più intenso di prima. Potrebbe addirittura pensare di amarla profondamente anche solo per l’intensità del sollievo proveniente da questa rinnovata intimità. Successivamente modificherà sé stesso completamente per evitare una potenziale punizione e mantenere la vicinanza di cui ha bisogno. Cercherà di rendere la relazione il più prevedibile possibile per il suo bene e per assicurarsi che i propri bisogni siano soddisfatti.

Cosa c’è sull’altra faccia della medaglia di una dipendenza?

Qualcosa che si vuole disperatamente evitare. Una persona sviluppa una dipendenza per non lasciarsi andare, per non lasciarsi fluire con ciò che disperatamente sta cercando di evitare, ovvero il non sentirsi al sicuro, l’isolamento, la mancanza di appartenenza, la solitudine e il senso di vuoto.

 

RADICI NELL’INFANZIA

Se da adulti tolleriamo il rinforzo intermittente all’interno di una relazione, è perché abbiamo avuto esperienza di questo pattern nelle relazioni significative, ovvero con chi abbiamo amato per la prima volta, per esempio con mamma e papà. E continuerete ad amare per sempre il genitore o la persona che vi ha insegnato questo.

Fingiamo per un attimo che la legge dell’attrazione non esista e che nell’infanzia abbiate fatto esperienza di relazioni sicure e soddisfacenti e solo da adulti vi siate allineati in relazioni privi di questa consistenza. Se da bambino avessi sperimentato delle relazioni sane e ricche, soprattutto in termini di bisogni emotivi, nel momento in cui conoscessi una persona che pratica questo rinforzo intermittente reagiresti immediatamente irritandoti e abbandonando subito quella relazione. In caso contrario cresciamo con questo rinforzo e impariamo che amare significa amare in questo modo. Passiamo la vita ad a trovare partner che si comportano così con noi mostrandoci amore in maniera inconsistente, tentando continuamente di cambiarli, come avremmo voluto che magari fossero i nostri genitori con noi. Dai uno sguardo alla tua infanzia, qualcuno incontrava i tuoi bisogni (soprattutto emotivi) in maniera inconsistente, imprevedibile e solo occasionalmente?

LA CHIAVE E’ LA CONTINUITA’

Se ti trovi in una relazione con rinforzo intermittente, non esistono compromessi. La continuità è l’unica strada, o sviluppi questa continuità oppure devi trovar il modo di uscirne. È essenziale per le relazioni, diversamente non è possibile porre le basi per una relazione sicura. Il partner deve essere sinceramente intenzionato a riconoscere in maniera consapevole questo comportamento e cambiarlo. Ed è importante notare che un partner di questo tipo spesso non ne ha l’intenzione, perché quel comportamento lo mantiene in una posizione di controllo tenendo l’altra persona alla stregua di un topolino in gabbia con la zampetta premuta ossessivamente sulla leva in attesa di cibo (rinforzo intermittente).

Se ti trovi con un partner di questo tipo devi avere paura. Non puoi fidarti di loro perché il loro obiettivo è quello di tradire, consapevolmente o inconsciamente, i tuoi interessi per il loro scopo ultimo, ovvero controllarti completamente. Questo desiderio di controllo ha le sue radici nel trauma infantile. Ma prima che tu cada con entrambi i piedi nel pattern di pensiero co-dipendente del poterli guarire, devi comprendere che è davvero improbabile che qualcuno, tantomeno te, possa esser in grado di fare questo. Il motivo risiede nel semplice fatto che loro traggano beneficio da questo comportamento, perché gli consente di evitare la propria ombra, e per assurdo potranno anche confessarti che affronteranno le loro ombre solo perché dirtelo sarà un altro rinforzo intermittente. Non hanno nessuna intenzione di affrontare le loro ombre, ma promettertelo serve a loro per tener la vittima agganciata.

È giunto il momento, se ti trovi in questa situazione, di realizzare che stai passando il tuo tempo a sperare che qualcosa in futuro accada mentre trascuri quello che oggettivamente è già accaduto, stai trascurando le prove. Nutrire continuamente questa speranza preserva il tuo status quo e la fantasia in cui vivi. Questa non è una creazione consapevole, è evitamento o negazione della realtà.

È importante avere dei confini ben saldi sempre. Questo è ciò che deve fare la persona che sta dalla parte di chi riceve il rinforzo, perché quello che fai è tradire i tuoi confini personali tutte le volte che attui certi comportamenti nella speranza di avere la ricompensa. I tuoi confini sono ormai diventati merce di scambio o gettoni da giocare al casinò. Sei disposto a tradirli pur di ottenere ciò che vuoi. Questa relazione ha le sembianze di una transazione. E se guardi più profondamente, è una relazione basata sul controllo. Chi si trova dalla parte del fornitore di questo rinforzo cerca di guadagnare il controllo dandoti quello che vuoi, sia in maniera casuale che in risposta a comportamenti che vuole vedere mentre tu, cerchi di ottenere il controllo e conquistare ciò che vuoi tradendo i tuoi confini (quando parlo di confini intendo i confini della tua personalità, quelli che delimitano e identificano chi sei che hai sviluppato sin dalla nascita). È una dinamica di controllo da entrambe le parti. Quindi devi fare chiarezza su quali siano i tuoi confini ed esser COERENTE nel mantenerli saldi e non tradirli per nulla al mondo.

COME CREARE UNA RELAZIONE SICURA

Se ti trovi con un partner intenzionato a creare una relazione sicura e coerente questi sono i passaggi da seguire:

  1. Entrambi i partner devono esser coerenti nel soddisfare i bisogni dell’altro, come l’intimità, l’affetto e la comunicazione. Devono garantire questi bisogni anche se non dovessero averne voglia, per esempio stare “vicini” l’uno con l’altro anche se sentono di allontanarsi. E devono lavorare consapevolmente in maniera diretta sulle emozioni che si oppongono a questo comportamento (per esempio perché mi viene da allontanarmi quando so che per il bene della relazione ho bisogno di avvicinarmi).
  2. Devi essere coerente nel rispettare i tuoi confini. Non gettare nell’immondizia il tuo sé interiore, i tuoi interessi, ciò che non ti piace e i tuoi valori, a prescindere dalla pressione che potresti subire. Quando dici no è no, non arrenderti. Non minacciare o promettere qualcosa nella relazione a meno che tu non sia sicuro al 100% di poter mantenere quello che hai detto. Non irritare o tormentare il tuo partner. Se il partner non ti da ciò di cui hai bisogno anche dopo averglielo comunicato, vai a prendertelo da un’altra parte. Devi decidere esattamente quanto sei disposto a dare alla relazione prima di andartene. Sii il più possibile coerente col tuo sé interiore in maniera tale che non ci sia spazio per le manipolazioni di un’altra persona.

COME LASCIARE UN PARTNER CHE PRATICA IL RINFORZO INTERMITTENTE

Se sei abbastanza onesto da ammettere di trovarti con un partner che non ha nessuna genuina intenzione di non metter più in atto il rinforzo intermittente, è giunto il momento di decidere se vale la pena rimanere in una relazione che sarà, per tutto il tempo che starete insieme, esattamente come è ora.

Presta molta attenzione al fatto che non appena te ne andrai, il tuo partner si trasformerà esattamente nella persona che tu hai sempre desiderato, ma è solo un’illusione, quel cambiamento è un’altra rinforzo. È come la pallina di cibo per il topo in gabbia. Quel rinforzo, ovvero il suo cambiamento, durerà esattamente il tempo che tu impiegherai ad impegnarti di nuovo nella relazione, il tempo necessario a riagganciarti.

Sarà estremamente difficile venir fuori da una relazione di questo tipo, perché non è una relazione, bensì una dipendenza. Andrai incontro all’astinenza dalle sostanze chimiche che produce il tuo corpo e cadrai di nuovo nella relazione, proprio come avviene a un drogato che decide di smettere. Non essere duro con te stesso se senti come se ti fosse caduto il mondo addosso oppure se senti di aver perso del tutto te stesso. Circondati di persone che ti sostengono, che sono aperte a capire la dinamica difficile delle relazioni che danno dipendenza e che non si aspettano da te che la superi dal giorno alla notte, come se potessi premere OFF su un pulsante.

Quando riuscirai a liberarti da questo tipo di relazione, sentirai di esser uscito da una realtà parallela, proprio come si sente un’alcolista quando finalmente riesce a rimanere sobrio. Sarai in grado di pensare in maniera chiara. Sentirai riemergere il tuo se interiore dagli abissi, come se ti fossi ritrovato. Alla fine ne sarà valsa la pena.

Il rinforzo intermittente tiene le persone agganciate in relazioni perverse ed è la motivazione e la tattica di manipolazione più potente al mondo. Spesso è la ragione per cui non riusciamo a creare stabilità e sicurezza emotiva in una relazione, o la ragione per cui non riusciamo ad abbandonare una persona che davvero ci fa del male. La tensione costante a cui si è esposti è una minaccia diretta al tuo benessere psicofisico e se ti trovi in una relazione del genere è giunto il momento di riconoscere la dinamica in atto, prendere coraggio per attuare il cambiamento necessario e poter finalmente rinascere.

Un abbraccio di luce,

Elizabeth