Indipendentemente dal genere a cui apparteniamo, maschile o femminile, ognuno di noi dentro di se ha un’energia divina femminile e maschile. Attingere all’energia femminile ogni qual volta si riveli necessario apporta enormi benefici.

La dimensione in cui viviamo è disegnata con lo scopo dell’espansione; l’espansione in questa dimensione è una conseguenza del contrasto. Con contrasto intendo energie polarizzate. Questa è una dimensione dove vige la dualità. È il motivo per cui se ci allontaniamo dall’unità dell’energia creatrice possiamo veder aumentare queste due energie polarizzate. Per centinaia di anni ci si è riferiti a queste energie polarizzate come lo yin e lo yang o Dio e la Dea. La dea rappresenta il divino femminile, Dio rappresenta il divino maschile, che si traducono sul piano fisico con una donna e a un uomo. L’energia divina femminile rappresenta questi aspetti: la reintegrazione, la vita, il rinnovo, la creazione, la nascita, la guarigione, la ricettività, l’apertura, la maternità, l’allevare qualcuno, l’amore, la comprensione, la compassione, l’intuizione, la saggezza, la luna, la connessione, l’armonia e la sensualità. Per permettere al femminile divino dentro noi stessi di salire in superficie dobbiamo scavare nel profondo. Scopriremo di essere più in contatto con alcuni aspetti della natura divina femminile e meno con altri. Per esempio, potresti essere totalmente in contatto con la tua sensualità ma molto lontano dalla maternità. Se è questo il caso, esprimere il divino femminile dentro di te, significa connettersi ed esprimere la maternità latente che hai con le tue modalità, uniche e irripetibili che conosci solo tu.

È comprensibile come al giorno d’oggi, molti di noi hanno represso queste energie per sopravvivere alla loro vita quotidiana. Per esempio, è difficile accogliere nelle nostre vite la tenerezza della compassione ricettiva quando da noi si aspettano che manteniamo carriere competitive sul posto di lavoro. Ma la nostra salute dipende dal riuscire a fare spazio per poter accogliere queste qualità innate e farle venire a galla. L’essere donna è una qualità unica nel suo genere. Ogni donna è l’espressione del divino femminile. Allinearsi con quell’energia non significa conformarsi a un’idea archetipica di cos’è o cosa non è il divino femminile. Significa rilasciare le cose che impediscono alla nostra essenza femminile di espandersi attraverso di noi. Significa rivendicare chi siamo veramente.

Molte di noi hanno costruito le loro vite e la loro immagine o, in resistenza all’idea tradizionale di quello che una donna dovrebbe essere, oppure supportando questa idea. Questo costituisce un problema perché nessuna delle due rappresenta chi siamo veramente ne ci permette di essere noi stesse. Invece che essere spontanee rispetto alla nostra identità femminile, passiamo il tempo o a ribellarci contro alcune aspettative o abbracciandone altre che non ci rispecchiano, perché desideriamo accettazione e approvazione. Dovremmo chiederci: “c’è qualcosa del ruolo tradizionale del genere femminile che mi rispecchia?” per esempio, “mi diverto a calzare i tacchi alti o a truccarmi? Sto utilizzando queste cose per evidenziare la mia femminilità? lo faccio perché sento di non essere adeguata senza, o perché sento che devo farlo in quanto donna? Mi piace l’idea che l’uomo provveda a me perché è bello sapere che una persona mi ama abbastanza da supportare i miei bisogni e desideri, o sposo quell’idea perché mi sento incapace di provvedere da sola ai miei bisogni?” la risposta sarà diversa per ognuna. Dobbiamo chiederci se la risposta che riceviamo proviene da un centro emotivo che ha bisogno di essere ascoltato e guarito. Se ci impegniamo a vivere una vita che ci renda felici dobbiamo impegnarci a mantenere solo quelle credenze e pratiche che aumentano la nostra felicità. Questo significa che molte di noi sposeranno cose che vengono tradizionalmente percepite come femminili mentre altre di noi le scarteranno. L’obiettivo è prendersi del tempo individuale (non in quanto donna bensì in quanto individuo) per decidere cosa funziona per noi e cosa no. Non dobbiamo (e non dovremmo) liberarci di pratiche e credenze che per noi funzionano basandoci sul fatto che altri hanno deciso che non vanno bene per loro.

Qui riporto alcuni suggerimenti che ti aiuteranno ad entrare in contatto con la tua energia femminile:

  1. Permettiti di creare. Le donne sono creatrici naturali. Questo è il motivo per cui possiamo procreare. Quando non siamo connesse al divino femminile non ci permettiamo di creare. Uno dei modi migliori per risvegliare l’energia creatrice è iniziare con l’arte. Ogni tipo di arte apporterà un beneficio a patto che ti diverta.
  2. Collaborate e unitevi ad altre donne. Uscite dall’isolamento. È profondamente curativo se hai vissuto opponendo resistenza alla tua femminilità unirsi ad altre donne per focalizzarsi in maniera specifica sul guarire sé stesse l’una con l’altra. Parecchie culture dell’antichità lo sapevano già da tempo. Questo è anche ciò che ha preso piede con il Red tent movement, che ha avuto origine dal romanzo The red tent di Anita Diamant. Puoi organizzare un gruppo femminile centrato su un argomento come il ciclo mestruale o la maternità. È incredibile la guarigione che può avvenire quando le donne si aprono circa le loro difficoltà e i loro pensieri relativamente all’essere donna. Non esiste un modo giusto o sbagliato per farlo e quando riunisci delle donne in una stanza, l’energia andrà sempre nella direzione della guarigione. È importante notare che l’atteggiamento “vietato l’accesso agli uomini” che le donne hanno verso queste riunioni non è salutare in nessun modo perché l’esclusione è l’opposto dell’energia femminile divina. La separazione dei sessi è ciò che alimenta le incomprensioni tra noi. Se gli uomini vogliono partecipare consideratevi in buona compagnia. Questo significa che gli uomini della vostra vita non sono minacciati dal divino femminile e sarà molto più facile per te esprimere la tua essenza divina femminile attorno a loro. Potrebbe essere difficile per alcune donne esprimere la loro natura femminile divina con un uomo nella stanza. Ciò non è naturale. È semplicemente un effetto collaterale del fatto che ci hanno insegnato a reprimere la nostra femminilità, e di tutto l’imbarazzo e la vergogna che non proveremmo se potessimo essere noi stesse liberamente in quanto donne con uomo presente. Avere una mentalità aperta significa concepire che se un uomo o più uomini sono presenti a queste riunioni possono aiutarci ad imparare il modo in cui liberare la nostra femminilità attorno a loro. Pensiamo a questa cosa come se fosse una sorta di riabilitazione, dato che ci lamentiamo sempre del fatto che gli uomini non ci capiscono, aiutiamoli! Apriamoci con loro e forse ci capiranno.
  3. Esplora la tua sensualità. L’energia femminile è l’incarnazione della bellezza. Questo significa che è tempo di apprezzare e celebrare la bellezza nella tua vita. La tua vita rispecchia il piacere? Se no, è tempo di cambiamento. Circondati di cose esteticamente piacevoli. Concediti di godere del piacere sia che si tratti di un bagno caldo che di una fragranza che ti aggrada. Circondati di colore. E, è tempo di iniziare ad esplorare la tua sessualità. I nostri corpi non dovrebbero mai essere un tabù. Conosciti intimamente.
  4. Esplora, metti in dubbio e guarisci le tue idee e sentimenti riguardo la maternità e riguardo tua madre in particolare. Non importa se vuoi o non vuoi avere figli, molti di noi hanno idee e sentimenti malsani riguardo la maternità. Sia provare resistenza nei confronti della maternità, sia percepirla come l’unico modo che dia significato e giustifichi la propria esistenza, non contribuisce a renderci donne serene o madri felici. La prima introduzione che riceviamo all’energia femminile divina avviene attraverso nostra madre. Se hai resistenza nei suoi confronti, hai resistenza nei tuoi. Questo significa che una delle parti più importanti del processo di riappropriazione della propria femminilità è esaminare e guarire la relazione tra te e tua madre. Per alcuni di noi, è un compito arduo. Non significa che dobbiamo riconnetterci materialmente con nostra madre o diventare migliori amiche, le nostre mamme non devono necessariamente esser in vita per permetterci di guarire questa relazione. Quello di cui abbiamo bisogno è separare noi stesse da nostra madre in maniera tale da poter rimuovere tutte le idee dannose ereditate e liberarci da esse. Scopriremo che una volta distanziate mentalmente ed emotivamente da loro, possiamo imparare ad essere noi stesse e solo allora, possiamo “fare pace” con nostra madre. Solo allora possiamo incarnare l’energia femminile divina che giace in noi.
  5. Esamina la percezione attuale dell’essere donna presente nella tua famiglia e cultura. Analizza cos’hai imparato crescendo nella tua famiglia su cosa vuol dire essere donna. Esamina i ruoli di genere tradizionali e le associazioni alla femminilità della cultura a cui appartieni. Questi potrebbero essere molteplici anche all’interno dello stesso paese. Per esempio alcuni dei più comuni stereotipi associati all’essere donna sono: truccarsi, tacchi alti, usare il reggiseno, depilarsi, diventare moglie, gravidanza, crescere dei bambini, cucinare, pulire, essere gentili, prendersi cura e non mostrare rabbia, permettere agli uomini di gestire la casa e il denaro, avere hobby ma non una carriera, sacrificare se stesse per gli altri, shopping, decorare la casa, permettere agli uomini di sollevare gli oggetti pesanti e il lavori manuali per noi, di aprirci la porta. Esamina cosa significa nella tua famiglia e nella tua cultura essere donna e decidi a che cosa ti senti allineata, cosa ti diverte e cosa no. Quale tra le cose che hai trovato ti fa sentire in linea con la tua energia femminile divina e quale invece senti di aver represso? Per esempio, se cresciamo in una cultura che identifica l’essere donna con lo stare a casa a crescere i figli è facile sentirsi inadeguate come donne se non proviamo piacere stando a casa. Potremmo pensare che ci sia qualcosa di sbagliato in noi perché magari osserviamo altre donne che, a differenza nostra, amano la maternità e sono felici e realizzate crescendo i loro bambini a casa. A questo punto emerge il senso di colpa, che ci porta a costringerci nel provare gioia dallo stare a casa a crescere i bambini nello stesso modo in cui queste madri perfette sembrano eccellere. Questo è il momento di ricordare a noi stesse che l’energia femminile divina si esprime in modi diversi. Se sei una madre diversa che non si conforma all’idea che ha la società di come dovrebbe essere una madre non significa che sei meno importante. Magari per te stare a casa a crescere i bambini mentre tuo marito è al lavoro non è espressione della tua energia femminile. Nel tuo caso, permettersi di avere una carriera è sentire quell’energia femminile. Un’altra donna potrebbe sentire di aver qualcosa che non va senza una carriera e costringere se stessa ad averne una allo stesso modo delle altre che invece si impongono di gioire dallo stare a casa. Anche questo è il momento di ricordare a se stesse che l’energia femminile si esprime in vari modi. Nel momento in cui una madre si sente realizzata e appagata dallo stare a casa a crescere i suoi bambini e non le importa nulla di avere una carriera professionale questo non vuol dire che si stia sminuendo. Non ha meno successo e non è meno importante come persona. Potrebbe essere che l’energia femminile dentro di lei esprima il suo più grande potenziale allevando dei bambini.
  6. Entra in contatto con le tue intuizioni. Ascolta i tuoi sentimenti. Una donna governata dalla logica è una donna profondamente sconnessa dalla sua energia femminile. Essere donna è uno stato dell’essere La ricettività significa abbattere quelle mura erette attorno a noi, è uno stato di profonda apertura verso il mondo fisico ma non solo.
  7. Coltiva l’apertura mentale, l’amore, la compassione e la gentilezza verso il mondo ma soprattutto verso te stessa. Nella società moderna spingiamo noi stessi così oltre il limite ogni giorno, che pare non ci sia spazio per queste qualità nelle nostre vite. Ma sviluppiamo il cancro al seno anche per questo. Moriamo per questo. La nostra delicata biochimica non può reggere il peso. È tempo di cambiare. Scegli tre cambiamenti che puoi introdurre nella tua vita quotidiana che permettano a questa energia di fluire. Per esempio, potresti impegnarti a chiamare un amico una volta a settimana solo per allenarti all’ascolto con compassione e senza giudizio, o potresti impegnarti a far per te stessa una cosa amorevole al giorno, come la pedicure, andare a letto invece che finire un determinato progetto o acquistare un nuovo outfit a cui non riesci a smettere di pensare. Confida nelle tue capacità di sapere da cosa potresti trarre maggior beneficio.
  8. Pratica meditazioni mirate in maniera specifica alla connessione con l’energia femminile divina. Non c’è un modo giusto o sbagliato di farlo. Puoi inventartene una se vuoi, ma centinaia di queste meditazioni sono già presenti online. Le meditazioni guidate sono efficaci e un sacco di persone hanno idee meravigliose su come connettersi con la propria essenza femminile divina. Prova quelle da cui ti senti attratta. La cosa peggiore che può accaderti è trovarne una che funzioni!
  9. Esamina la tua resistenza relativa all’essere donna a livello spirituale, mentale, fisico e sociale. Resistenza è una parola che usiamo per descrivere l’energia che giace dietro a un’emozione negativa. Hai resistenza nei confronti del tuo ciclo mestruale? Nei confronti dell’essere moglie? Relativamente al tuo seno? Al truccarti? Rispetto all’essere aperta con gli altri? Al parto naturale? Se provi resistenza rispetto ad un qualsiasi aspetto della tua vita che identifichi come “femminile”, c’è qualcosa da indagare. Per esempio, non hai bisogno di indossare abiti per esprimere la tua energia femminile, ma stai impedendo a quell’energia di fluire fintanto che associ quegli abiti all’essere donna e continui a nutrire quella resistenza. Cerca le tue credenze principali che oppongono resistenza, e lasciale andare. Niente può aiutarti di più che liberarti della resistenza che opponi a tutte le cose che associ alla femminilità.
  10. Ama il tuo corpo, abbraccialo. La nostra cultura è in guerra col corpo femminile. Come risultato, siamo le prime ad essere in guerra col nostro corpo. L’energia femminile si esprime fisicamente in modalità uniche nel loro genere. Se opponi resistenza a parti del tuo corpo che ti rendono femminile, stai opponendo resistenza alla tua energia femminile divina.

Abbiamo bisogno di guarire le emozioni negative relative a qualsiasi cosa identifichiamo come femminile per liberare la femminilità che giace dentro di noi. Questa energia non ha bisogno di essere coltivata o creata, è già lì. È l’essenza della scelta di incarnarci in questa vita come donne, è sempre con noi, talvolta oscurata dalle nostre azioni o dai nostri pensieri. Se iniziamo a rimuovere dalla vita e dalla mente ciò che oscura la sua essenza, brillerà della sua luce immediatamente. Non possiamo cancellare l’essenza di chi siamo. È giunto il momento di smettere di oscurare questa energia, abbracciarla e permetterle di brillare.