Rose: sono in una relazione con una persona controllante, mi sento soffocare, cosa posso fare per continuare a stare con lui ed essere comunque felice? Lo amo e lo odio allo stesso tempo, mi sento bloccata con lui. Mio padre quando ero bambina mi picchiava e mia madre non faceva nulla, stava a guardare.

Mio marito è controllante, geloso, possessivo, insicuro quando esprimo la mia autenticità e ha paura del mio “spirito libero”.

Io: perché stai davvero con tuo marito?

Rose: Sono terrorizzata dallo stare da sola, non ho praticamente autostima.

Cerchiamo di capire come mai Rose è convinta che anche se amasse, rimarrebbe da sola, dato che chiunque ami non è mai solo, viene pervaso dall’amore degli altri, di ogni cosa ma lei non ne è consapevole quindi dobbiamo capirne il motivo.

Rose: ho problemi di fiducia, mi sento come se le persone volessero qualcosa da me, ogni cosa è una transazione, devo dare alle persone qualcosa per avere qualcosa in cambio e non mi sento al sicuro per questo,

Io: quindi una relazione “normale” tra uomo e donna ti fa sentire al sicuro perché almeno comprendi la transazione giusto? E senza la relazione ti sembrerebbe di non avere abbastanza da dare giusto?

Rose: si

Il marito in questa situazione è arrabbiato perché la moglie non lo capisce, crede che lei pensi solo a sé stessa, l’ha sposata perché lo eccita poter esercitare controllo su un altro essere umano.

Io: ci sono altri motivi per cui stai con tuo marito?

Rose: mi piace essere dominata

Io: vedo una grande divisione in te: tra la parte dello spirito libero che vuole davvero essere libera e la parte a cui piace davvero un uomo come tuo marito, perché ti eccita essere controllata, perché è quello che hai sempre ricevuto da tuo padre in realtà; quindi è questo quello che rappresenta l’amore per te. E se io ti dicessi che non c’è nulla di sbagliato in tutto ciò? Quello che sto per dirti non è di porre fine a questo matrimonio. Quello che ti suggerirei è, se lui fosse d’accordo, di diventare più consapevoli del momento in cui tu Rose ti trovi in una dinamica di controllo e del momento in cui invece metti in atto le azioni che ti fanno sentire libera. Se a tuo marito piace davvero sentire la sicurezza che da il controllo su qualcun altro il fatto che egli possa prevedere quando tu esprimi il tuo spirito libero dovrebbe calmarlo. Dovrete avere una conversazione in cui tu gli fai capire che quello che ci guadagnerà lui da tutto ciò, è quello che vuole, ovvero il controllo e la sicurezza, tenendo in considerazione il fatto che quando tu esprimi questa tua libertà sei imprevedibile e questo non lo fa sentire al sicuro, lo fa arrabbiare a dismisura e sentire incompreso. Se riesci a rendere prevedibile a lui il tempo che trascorri come spirito libero questo dovrebbe funzionare. Queste sono le condizioni per migliorare la situazione se vuoi continuare a stare con tuo marito, non ti donerà mai la libertà così dal nulla: o lo lasci o cerchi di farlo sentire più al sicuro…

Rose: mi sento come se lasciando lui comunque troverei un altro che si comporta alla stesso modo con me

Io: certo, il motivo è perché la tua definizione di libertà è la ribellione, non la libertà, hai la necessità di trovare qualcosa a cui opporti, dovremmo lavorarci. La maggior parte delle persone non sa cosa sia concretamente la libertà. La ribellione non è libertà. Con la ribellione hai bisogno di un oppressore e alcune persone si sentono libere solo quando hanno qualcosa a cui opporsi e si definiscono in virtù di quello o in virtù di quanto riescono a resistere.

Rose: è perché sono cresciuta senza che rispettassero i miei confini?

Io: si, perché senti di aver dei confini solo quando riesci ad importi dicendo No

Rose: No è la mia parola preferita, come risolvo questo problema?

Io: i confini sono qualcosa a cui dici di Si. Per una persona genuinamente libera che ha dei confini sani il focus non è cosa faranno o non faranno gli altri ma è lei e le sue preferenze. Per esempio “mi piace il viola” è un confine, è qualcosa che ti definisce come persona, “sono triste adesso” è un confine, definisce le tue emozioni. L’unico momento in cui le persone diventano consce dei loro confini solitamente è quando ad esempio una afferma “io voglio andare a ballare” e l’altro invece “io voglio stare a casa” e si crea un conflitto. Ma la tua intera identità è basata su dei confini, sono quelli che ti permettono di sapere chi sei. Attualmente hai bisogno di quest’uomo.

Rose: quando smetterà?

Io: quando avrai un senso del se che non dipende dalla ribellione.

Rose: coinvolge il lutto e la perdita?

Io: si, per non aver ricevuto quello che volevi dai tuoi genitori. Ma coinvolge anche lo scoprire le cose che ti piacciono, che ti definiscono. In ogni caso se vuoi continuare a stare con lui devi farlo sentire più al sicuro rendendo prevedibile in un certo senso la tua libertà. Se fosse mio marito gli direi qualcosa del tipo: “ho davvero bisogno di un giorno a settimana in cui posso fare tutto ciò che voglio e ti prometto che questo non metterà in alcun modo a rischio il nostro matrimonio, che giorno potrebbe essere?”

Rose: mmm non saprei…

Io: è davvero quello che vuoi continuare a stare con lui? Una relazione ideale secondo te che aspetto ha? In un mondo perfetto la tua relazione come sarebbe? Perché per qualsiasi persona è diverso…

Rose: aver un uomo che supporta totalmente quello che faccio, che non mi critica mai e che mi permette di essere ciò che sono

Io: capisci che se tuo marito si comportasse esattamente come hai appena detto e non più come prima non ti sentiresti sicura rispetto a lui vero? Capisci che cosa intendo dicendo così?

Rose: si, lo capisco

Io: dobbiamo lavorare insieme sul creare un dialogo tra la parte di te che desidera e ha un bisogno disperato di essere controllata, e quella che invece vuole essere libera, perché lo sai che nel momento in cui lui ti dicesse “Ok, sei libera” tu penseresti “no! Controllami…”, quella è la parte che ti sta dando problemi ora, è quella su cui dobbiamo concentrarci e che ha bisogno della tua attenzione, il problema non è tuo marito in questo caso, ma è quella tua parte che avrebbe quasi un attacco di panico se lui non fosse più controllante, che penserebbe che in quel caso rimarrebbe da sola e non sarebbe più amata da lui.