Per migliaia di anni il tradimento è stato etichettato come atto immorale, è diventato persino difficile toccare l’argomento senza scaldare gli animi. Se sei stato tradito questo ha seminato ferite emotive con un retrogusto amaro e di sfiducia, d’altro canto se fossi stato tu il traditore, potresti annegare in un mare di vergogna condannato per l’eternità. Praticamente nulla crea più insicurezza nelle relazioni rispetto al tradimento, ma parte di quell’insicurezza viene dal fatto che non ne comprendiamo a fondo l’ingrediente scatenante.

La vera ragione

La maggior parte di noi intrattiene relazioni perché desidera sentire la sicurezza e la forza che provengono dalla connessione con l’altro, molti lo chiamano Amore. Inoltre, parecchi bisogni emotivi vengono soddisfatti da questa connessione profonda, infatti per sentirci amati occorre che questi bisogni vengano colmati costantemente dal nostro partner.

Prima brutta notizia

A prescindere da tutto ciò che potresti aver sentito molti dei tuoi bisogni, soprattutto quelli emotivi, non puoi soddisfarli autonomamente perché richiedono una relazione. Ovviamente sappiamo che in una dimensione più alta c’è l’unità e non vi è separazione, ma in questo mondo in cui siamo incarnati in un corpo facciamo esperienza di un Sé interiore, separato dagli altri, quindi per vivere l’unità, è necessario vivere la fusione con l’altro.

Qui arriva la parte difficile. Alcuni dei nostri bisogni emotivi sembrano a una prima occhiata contraddittori, ad esempio, abbiamo bisogno sia di connessione con le altre persone che di un senso di indipendenza.

Per molto tempo ci siamo raccontati la favola che tradire riguarda la mancanza di controllo dei propri istinti primordiali o una lussuria sfrenata, che se una persona ci ama veramente non tradirà, che se tradisce è perché non ci ama abbastanza, che chi tradisce è il colpevole e chi viene tradito è la vittima. Tutte menzogne. La verità è più semplice di ciò che sembra: diventiamo traditori nel momento in cui i nostri bisogni emotivi non vengono soddisfatti all’interno della relazione. Per esempio, una coppia ha una storia ed entrambi iniziano a sentirsi come se stessero perdendo loro stessi, come se la loro identità venisse assorbita completamente nella relazione, privati del senso di autonomia. Talvolta, se tradiscono, quell’esperienza gli permette di sentire di nuovo questo: “ehi, sai che c’è?! ci sono anch’io! Sono qualcosa di separato da mio marito (o mia moglie), Sono libero!”. Oppure, immaginate che una persona inizi a sentirsi sola e completamente svalutata nella sua relazione, magari perché è sposata con un compagno che lavora tutto il tempo lontano da casa. Se questa persona tradisse si sentirebbe di nuovo attraente incrementando così la sua autostima. Inoltre, il tradimento porta quella connessione emotiva di cui molti sono desiderosi e affamati, magari da parecchio tempo.

Il tradimento può facilmente trasformarsi in un comportamento che da dipendenza. Può diventare la scappatoia per fuggire dal vuoto emotivo che avvertiamo dentro di noi, il modo per scappare dal sentimento disperato di isolamento che proviamo, molto più catastrofico in coppia che da single. Tradire spesso avviene in parallelo alla nostra incapacità di mantenere o percepire una Connessione profonda con l’altro, tradiamo per colmare quella mancanza dove risiede un trauma dello sviluppo.

Cerchiamo di esaminare quale bisogno emotivo non è stato soddisfatto e che stiamo, o che l’altra persona, stava cercando di soddisfare attraverso quell’esperienza. Quando entriamo in una relazione accettiamo di includere l’altro come parte di noi, questo vuol dire che il suo benessere diventa il nostro, che dovrebbe importarci profondamente di soddisfare i suoi bisogni emotivi e di non lasciare che rimanga affamata e desiderosa di questi bisogni da parte nostra. La prevenzione consiste nell’aver quel dialogo in cui ci raccontiamo le nostre necessità. Questo è l’errore che viene commesso più di frequente, quello del non dire nulla nonostante i nostri bisogni non vengano soddisfatti, motivo per cui il Tradimento avviene in un’atmosfera di segretezza.

Tradire non ha nulla a che vedere con l’amare o meno una persona, ma solo con i suoi bisogni emotivi che vengono o non vengono soddisfatti. Rimanere con un partner che continuamente nega il soddisfacimento di questi bisogni equivale a un patimento costante che non porta a nulla di buono, per evitare sia questo che il tradimento, l’unica medicina preventiva è la comunicazione. Dobbiamo capire quale bisogno emotivo non viene soddisfatto, comunicarlo al compagno e trovare insieme il modo per far si che lo sia.

Punto molto importante

Talvolta quando esprimiamo i nostri bisogni, è ovvio che si trovino in conflitto con i bisogni e i desideri dell’altra persona, se avviene questo dobbiamo aver il coraggio di affrontare la realtà e vedere ciò che veramente si nasconde dietro quella relazione, l’incompatibilità. Il tradimento è solo il precursore al fatto che non siamo fatti l’uno per l’altro.

Una cosa essenziale che dobbiamo creare in una relazione è la “sintonizzazione”, è davvero facile perdersi nell’altro quando tutte quelle sostanze chimiche fluiscono, ma dopo la luna di miele quelle sostanze si disperdono nell’aria e noi scopriamo aspetti nuovi. Questo avviene perché inizialmente non ci siamo sintonizzati abbastanza da prestar attenzione ai segnali di pericolo, quelli che ci hanno comunicato che potenzialmente il partner avrebbe potuto allontanarsi e tradire perché i suoi bisogni emotivi non erano soddisfatti. In questo caso la comunicazione verbale è preferibile ma non dimentichiamo che vi è anche una vastità di comunicazione non verbale.

Una cosa importante da capire per aver una relazione sana è che tutti i giorni in tutto l’arco della giornata noi presentiamo, come se fossimo ad un’asta, delle offerte per l’affetto, per connetterci col partner, e possono assumere svariate forme: avvicinarsi a lui/lei, fare una battuta, fare il bucato al posto loro. Questi sono tutti messaggi subliminali che dicono “Hey, voglio davvero connettermi con te in questo istante”. Spesso non riconosciamo questi segnali ma quando succede abbiamo 3 opzioni: ignorare intenzionalmente e completamente l’offerta, andare contro quell’offerta cioè rispedirla in qualche modo al mittente e diventare l’antagonista, o accettare l’offerta e permettere alla connessione di avvenire, sintonizzarci. Ovviamente, le relazioni che hanno maggior successo nel lungo termine, sono quelle in cui entrambi si sintonizzano spesso, senza ignorarsi o andarsi contro. Questo avviene in tutte le relazioni della vita, anche nell’amicizia, nel rapporto coi figli o coi genitori. Prendiamo ad esempio una situazione in cui il partner si presenta alla porta con un mazzo di fiori, possiamo ignorare completamente il gesto, rivoltarci contro di lui facendolo ad esempio sentire in colpa per i soldi spesi o accettare l’offerta, riconoscendo di esser davvero felici che lui l’abbia fatto ammirando i fiori.

Se ci troviamo con un partner a cui non interessa soddisfare i nostri bisogni emotivi stiamo perdendo il nostro tempo, è solo apparenza e dobbiamo iniziare a prender in considerazione una rottura, non possiamo negar a noi stessi un bisogno, non è possibile non aver necessità di qualcosa di cui si ha letteralmente bisogno. Fortunatamente la maggior parte delle volte scopriremo che i nostri bisogni sono compatibili e che esistono modi per soddisfare i bisogni di entrambi i partner così che possiamo sentirci sicuri e appagati. Dobbiamo avere queste conversazioni e perseverare molto prima che il tradimento si presenti come opzione, tradire è l’ultima spiaggia in una relazione, significa che la tensione ha raggiunto dei livelli altissimi e che le persone sono insoddisfatte da molto tempo.

Ricordiamo inoltre che la fedeltà è un tema importante da affrontare, perché tendiamo ad entrare in una relazione assumendo che entrambi diamo la stessa definizione all’infedeltà quando spesso non è così.

Quando i nostri bisogni non vengono soddisfatti tendiamo a chiuderci e ad esser meno comunicativi, questo è il precursore della morte di una relazione. Non possiamo aver una conversazione col nostro partner su un argomento che non conosciamo, questo per dire che se non conosciamo in primis quali sono i nostri bisogni è impossibile riuscire a comunicarli, motivo per cui è essenziale acquisire consapevolezza di se stessi, guardarsi dentro, vedere di cosa abbiamo bisogno, cosa vogliamo, quali sono i nostri valori, cosa ci piace e cosa non ci piace, soprattutto se ci troviamo in un brutto momento in cui i nostri bisogni vengono ignorati, quella è la nostra opportunità.

Il nostro partner in realtà vuole quelle informazioni, ciò che lo sta mandando fuori di testa probabilmente è esser confuso su cosa stia facendo di sbagliato, e su quali siano veramente i nostri bisogni. Se avessimo difficoltà in questo potrebbe esser una buona idea avvalersi di un esperto privo di bias, non legato al risultato di questo processo qualunque esso sia, che aiuti la coppia nella comunicazione.

Il tradimento rimane una scelta consapevole di chi lo compie, l’autore sceglie di compier quell’azione invece che comunicare i propri bisogni all’altra persona, trovar il modo insieme per soddisfarli o decidere di chiudere la relazione. Sapere che quei bisogni insoddisfatti sono la radice del tradimento ci fornisce un’idea chiara del focus che dobbiamo mantenere per esser sintonizzati nella relazione e far si che situazioni del genere non capitino. Soddisfare i bisogni emotivi del partner, comunicare i nostri e dar la possibilità di conoscere le strategie che possiamo mettere appunto insieme crea un’atmosfera sicura, in opposizione al clima di insicurezza in cui vivono due persone che non si parlano o peggio ancora, che non si ascoltano.